I POKEMON: CIO’ CHE I GENITORI NON CONOSCONO

Chi di voi non conosce Pokemon? Una serie di videogiochi, ideata nel 1996 da Game Freak e che ha come personaggi creature immaginarie chiamate Pokémon, che i giocatori possono catturare, far combattere e allenare.

Risultato immagini per POKEMON

Pubblicati da Nintendo per la console portatile Game boy, hanno venduto, al novembre 2017, oltre 300 milioni di copie in tutto il mondo.

In passato sono stati oggetto di critica perché giudicati satanici, ritenuti responsabili di attacchi epilettici e addirittura di suicidi.

L’induzione al satanismo, di cui sarebbero responsabili i Pokemon, si collega al fatto che le 150 creature sono angeli caduti dal cielo, ciascuno con un potere malefico ben preciso. In particolare Pikachu significa 100 volte più potente di Dio.

Alcuni dei Pokemon possiedono nomi di parole rovesciate, come Ekans (Snake o serpente) e Arbok (Kobra), mentre altri hanno nomi di demoni: Bellsprout, Victreebel, Weepinbell. Per l’interpretazione ecclesiastica la parola bell è, infatti, la contrazione di Baal o Beel, antica divinità canaanea (Beelzebul). In realtà, per gli appassionati del gioco, la parola si deve ricondurre alla traduzione letterale “campana”, rappresentazione dei Pokemon.

L’accusa di aver causato crisi epilettiche è riconducibile, invece, alla messa in onda in Giappone da Tv Tokio, nel 1997, del trentottesimo episodio delle anime, intitolato Dennō Senshi Porygondel

Fu ritirato perché denunciato di aver provocato 685 attacchi epilettici a causa di una serie di flash e quindi di stimoli luminosi utilizzati da Pikachu per sfinire gli avversari.

La scena è una grande esplosione, cui segue l’alternanza di luci rosse e blu per sei secondi, due dei quali a tutto schermo. Gli spettatori hanno iniziato ad accusare nausea, cefalea, talvolta cecità temporanea, convulsioni e perdita di conoscenza.

https://www.youtube.com/watch?v=q4dDaxHtQDU

Considerata una leggenda metropolitana, in neuroscienze si è invece appurato che circa una persona su diecimila soffre di epilessia fotosensibile, ossia crisi epilettiche in risposta a particolari stimoli luminosi, determinate dalle onde gamma. Una delle cause scatenanti è la luce stroboscopica o intermittente, quella presente nella puntata descritta.

Le onde gamma sono una particolare combinazione di picchi di attività cerebrale che si presenta nel nostro cervello quando ci troviamo di fronte a un certo tipo d’immagine.

Un’altra apparente leggenda, diffusa anche tra gli appassionati di Pokémon,  è quella della sindrome di Lavandonia. Nel videogioco Pokémon Red and Bluei giocatori giungono a un certo punto nella città di Lavandonia, infestata dai fantasmi Pokemon spettro e che ospita un cimitero, la Torre Pokemon, dove vengono seppelliti tutti i pokemon morti.

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Una musica inquietante fa da sfondo all’arrivo in questa città. Si narra che il suo ascolto fu causa di molti suicidi di bambini in Giappone.

Nella frequenza originale, infatti, si riferisce che ci fossero dei toni estremamente acuti in grado di essere percepiti unicamente dai bambini. Un prolungato ascolto della frequenza avrebbe indotto un disturbo del comportamento, causa del gesto anticonservativo. In seguito all’ aumento di suicidi e alle numerose denunce contro Game Freak Nintendo ritirò il gioco.

https://youtu.be/-sOadAaGiq4

In Pokemon blu la musica che fa da sfondo all’ingresso della città di Lavandonia è la stessa ma privata di quei toni acuti ritenuti responsabili dei suicidi.

Ho provato a seguire questo video dove ci si può calare nell’avventura, che tanto appassiona milioni di ragazzi. Dopo un minuto la cefalea ha avuto la meglio.

https://www.youtube.com/watch?v=THN-zxs7ycY

Come mamma di due figli che hanno amato questo videogioco, gli anime, le carte e i suoi film, mi rendo conto di quanto sia difficile conoscere quali e quanti stimoli ricevano da più fonti i nostri ragazzi, nel loro tempo libero, il più delle volte negativi per la loro serenità e il loro equilibrio.

Sempre più spesso i garanti dell’adolescenza, gli esperti del settore, denunciano l’incremento dell’insonnia, dell’autolesionismo, della depressione nel mondo giovanile. Ma contro quanti giganti un genitore deve combattere? E’ sufficiente negare il gioco di turno, o la visione di un anime o l’ascolto di un certo tipo di musica? Non credo proprio. I giovani devono capire quanto questa realtà sia potenzialmente distruttiva, se non impiegata nel modo corretto e contro la quale si dovrebbe scendere in piazza tutti quanti. Ma questo andrebbe contro l’interesse di troppe persone.

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