Spesso ci ritroviamo a leggere articoli sull’importanza o meno della vaccinazione. Io, da medico, sono sempre stata favorevole alla prevenzione, come strumento per migliorare la qualità della vita di noi cittadini. Esiste, tuttavia, un vaccino che pochi utilizzano ma di estrema importanza: la conoscenza dell’occulto, delle psicosette e del mercato che ci gira intorno. Come ogni vaccino è fondamentale iniettarlo nei giovani, affinché producano quei sani anticorpi indispensabili per evitare di contrarre la malattia.
L’attrazione per l’occulto si può paragonare a un virus e come tale richiede le condizioni predisponenti per l’attecchimento e un periodo d’incubazione prima della manifestazione.
Che cos’è l’occulto? Dal latino occulere, “nascondere”, è la conoscenza del paranormale, attraverso la magia, l’astrologia, la cartomanzia, lo spiritismo.
Quali sono le condizioni che avvicinano all’occulto? L’adolescenza è sicuramente un fattore predisponente. In questa tappa delle crescita, i giovani non hanno ancora elaborato il senso critico nei confronti di scelte pericolose, quali l’uso di sostanze psicoattive, condotte devianti, atteggiamenti autolesionisti. A ciò si aggiunge il fatto che la scelta del “tutto e subito” è ritenuta, il più delle volte, come quella vincente.
Il primum movens che spinge i giovani all’avvicinamento all’occulto è la noia, la curiosità, il gioco, favorito anche dai messaggi espliciti e subliminali che i media, il web, la musica, i giochi e la moda stessa inviano a favore dell’affermazione del male.
Il disagio adolescenziale, caratterizzato da una bassa autostima, senso d’inadeguatezza e debolezza, rappresenta il trampolino di lancio verso realtà occulte quali il satanismo, viste come soluzioni per acquisire potenza personale.
Il satanismo non è considerato l’unica scelta per la soluzione dei propri disagi. Esistono, infatti, molteplici psicosette mascherate come associazioni a scopo salutista, accademie di crescita spirituale, di autorealizzazione, di canalizzazione delle energie angeliche, di potenziamento delle proprie facoltà, messaggeri angelici. Lo scopo ultimo è la manipolazione della persona con fini spesso poco leciti. Per facilitare la vittima a un avvicinamento nei confronti di queste realtà, apparentemente innocue, spesso si utilizzano icone della religione cristiana.
Come si verifica la manipolazione mentale? La strategia di manipolazione passa attraverso tre stadi: la destrutturazione, il cambiamento e la ristrutturazione.
- La destrutturazione: utilizza il disagio dell’adolescente per distruggere tutti gli schemi di riferimento. Lo scopo è di bombardare la persona con stimoli emozionali. Questa fase mira all’allontanamento dal contesto familiare che è sostituito dalla setta.
- Il cambiamento: consiste nel proporre nuovi schemi di comportamento, pensieri ed emozioni raccontando al neo-adepto di come questo mondo consenta di risolvere i propri problemi e di ottenere ciò che si vuole. In questa fase s’indottrina la persona all’obbedienza cieca al senso gerarchico, si richiede una conformità a codici di vestiario per accentuare il senso di diversità dal mondo circostante, s’induce un senso di mistero che lo faccia sentire un prescelto, si usano preghiere e formule da ripetere continuamente in modo da ridurre il senso critico.
- Nello stadio di ristrutturazione la vecchia identità è sostituita con quella della setta. In questa fase sono attuate tutte quelle tecniche mirate a creare un indebolimento del soggetto in modo da inibire la ribellione (alimentazione squilibrata, attività fisica e intensa).
In questo periodo la famiglia si ritrova a vivere alcuni cambiamenti fisici e psichici del giovane, spesso non riconosciuti subito come campanello d’allarme:
- Perdita della volontà individuale
- Aumento della dipendenza, della spontaneità e perdita del senso dell’umorismo
- Chiusura verso il mondo esterno
- Dimagramento e disturbi psicologici: allucinazioni, ansia, paranoia.
E’ fondamentale che i genitori siano particolarmente attenti in questa delicata fase della vita e non abbiano il timore di controllare le amicizie e la realtà che attrae il proprio figlio, per il suo bene soprattutto.