Il 6 giugno 1968, morì assassinato a Los Angeles Robert F. Kennedy, candidato alle presidenziali in USA, per mano di un ragazzo giordano, Sirhan Bishara Sirhan, catturato con in pugno la pistola, a poca distanza dalla vittima, mentre urlava “Kennedy must die”.
Nel corso dei vari interrogatori e interviste, Sirhan sostenne di non ricordare nulla e di essere accusato di un delitto di cui non era a conoscenza. In casa sua fu trovato un diario in cui c’erano scritte frasi ripetitive che esprimevano il suo odio per la famiglia Kennedy.
Fu ipotizzato che Sirhan avesse agito sotto gli effetti di sostanze psicotrope o sotto ipnosi.
Secondo alcune descrizioni c’erano delle luci molto forti nell’area dove si trovava il ragazzo e c’erano anche degli specchi. Fissando la sua immagine riflessa sarebbe caduto in trance.
Sirhan era una persona facilmente raggirabile. In Palestina, infatti, fu esposto a molti traumi di guerra, a causa di scene orribili che dovette assistere e che lo portarono a sviluppare uno stress post-traumatico.
È possibile che Sirhan fu ipno-programmato ad uccidere mediante la tecnica MKULTRA (o MK-ULTRA)?

Il progetto MKULTRA era il nome in codice dato a un programma, illegale e clandestino, di esperimenti sugli esseri umani, condotto dalla CIA (il servizio di intelligence degli Stati Uniti d’America) che ebbe inizio nel 1953 e ufficialmente interrotto nel 1973.

Il progetto era organizzato tramite la Divisione Scientifica dell’Intelligence e coordinato con la Divisione Operazioni Speciali dei cosiddetti Chemical Corps dell’esercito degli Stati Uniti. Mirava a scoprire come scomporre la mente per costruire una sorta di “teoria dell’interrogatorio che si concretizzò nel 1963 con il manuale Kubark Counterintelligence Interrogation.
Molti documenti furono distrussi nel 1973. Alcuni dei suoi segreti sono stati rivelati in documenti declassificati, attraverso interviste e come risultato di indagini del Congresso. Queste fonti hanno rivelato il ruolo centrale nella sperimentazione MKULTRA di Fort Detrick, oggi uno dei laboratori all’avanguardia al mondo per la ricerca sulle tossine e antitossine.

Gli esperimenti sugli esseri umani erano spesso praticati all’insaputa delle cavie umane ed avevano lo scopo di sviluppare tecniche da utilizzare durante gli interrogatori, tramite torture operate dall’esercito o dai servizi segreti, insieme all’impiego di droghe. L’obiettivo era di indebolire l’individuo e di forzare confessioni o di creare una doppia personalità, di cui una in grado di uccidere.
Tali esperimenti prevedevano l’uso di ipnosi, onde sonore ed elettromagnetiche, scopolamina, fenciclidina e altre sostanze psicotrope (soprattutto LSD), pratiche di deprivazione sensoriale, isolamento, elettroshock, lobotomia, abusi verbali e sessuali, così come varie forme di tortura.

Le cavie erano persone comuni, dipendenti della CIA, personale militare, agenti governativi, prostitute, prigionieri, pazienti con disturbi mentali, senzatetto e tossicodipendenti, di nazionalità statunitense, canadese o ispanica.
Questa tecnica è stata ben descritta nel film “The Manchurian Candidate”, diretto da Jonathan Demme e adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Richard Condon del 1959 e remake del film “Va e Uccidi” del 1962. Un thriller politico che ha come protagonista un soldato della guerra di Corea che fu oggetto di un lavaggio del cervello e a ripetuti esperimenti medici, il cui scopo era quello di trasformarlo in un inconsapevole assassino tramite la creazione di una due personalità, una ignara di cosa effettuava l’altra.

Sebbene la storia sia un’opera di finizione, l’idea di creare assassini inconsapevoli mediante tecniche ipnotiche è stata oggetto di studio e di sperimentazione da parte di George H Estabrooks, laureato all’Università di Harvard e presidente di psicologia alla Colgate University, in Canada.

Fu l’unico medico del controllo mentale che ha pubblicamente riconosciuto di aver condotto un ampio lavoro di ipnosi per conto della CIA, dell’FBI e dell’intelligence militare.
Nel 1940 affermò: “Posso ipnotizzare un uomo – a sua insaputa o consenso – a commettere tradimento contro gli Stati Uniti”…” una persona su cinque può entrare in uno stato di ipnosi profonda e lavorandoci per un anno circa è possibile creare una personalità alterata dando vita a due personalità ben distinte. Questo viene fatto in via sperimentale da almeno quarant’anni”.
Nel suo libro Spiritism, il Dr. Estabrooks ha descritto esperimenti fatti per creare personalità multiple mentre nel suo libro Hypnotism, il Dr. Estabrooks ha affermato che la creazione di personalità multiple sperimentali per uso operativo in soggetti militari è eticamente lecita per scopi bellici.
Estabrooks ha inoltre dichiarato: “Sappiamo che la personalità duale, e persino multipla, può essere sia causata che curata dall’ipnotismo. La combinazione Dr. Jekyll e Mr. Hyde è molto reale. La chiave per creare una spia o un assassino risiede nel dividere la personalità di un uomo, con l’aiuto dell’ipnotismo. . . Questa non è fantascienza. L’ho fatto.
Il Dr. Estabrooks fece anche esperimenti sui bambini mediante l’impiego di LSD, di altre sostanze e di radiazioni; quattro sotto progetti MKULTRA erano su bambini. La creazione deliberata di personalità multipla nei bambini fu un piano esplicitamente dichiarato nella proposta di sotto progetto MKULTRA presentata per il finanziamento il 30 maggio 1961.
Il Dr. Frank Putnam nel 1989 dichiarò: “Sono colpito dalla qualità del sadismo estremo che viene riportato dalla maggior parte delle vittime del MPD. Molti multipli mi hanno raccontato di essere stato abusato sessualmente da gruppi di persone, di essere stato costretto a prostituirsi dai membri della famiglia o di essere stato offerto come allettamento sessuale ai fidanzati della madre. Dopo aver lavorato con un certo numero di pazienti con MPD, diventa ovvio che l’abuso di minori grave, sostenuto e ripetitivo è un elemento importante nella creazione di MPD.”

È recente la notizia che l’emittente pubblica danese Danish Radio ha pubblicato un reportage intitolato “The Search for Myself”, in cui è stato rivelato come 311 orfani danesi siano stati usati “inconsapevolmente” in una serie di esperimenti finanziati dalla Cia all’interno del programma MKUltra.

Gli esperimenti hanno avuto inizio nei primi anni Sessanta e sono durati vent’anni. Questi test sono stati condotti per indagare il legame tra ereditarietà e ambiente nello sviluppo della schizofrenia.
Ai bambini, non informati in quale ricerca erano coinvolti, non era stato dato alcun consenso informato.
Secondo il regista dell’inchiesta e in base alle informazioni degli archivi nazionali, il progetto di ricerca è stato cofinanziato dal servizio sanitario degli Stati Uniti.
Ha anche ricevuto finanziamenti dallo Human Ecology Fund, un’operazione finanziata dalla CIA attraverso la Cornell University College of Human Ecology Society for the Investigation of Human Ecology per supportare la ricerca segreta sul lavaggio del cervello.
I test erano svolti in un seminterrato dell’ospedale municipale di Copenaghen.
Il regista e produttore del reportage, Wennick, è stato lui stesso sottoposto a questi esperimenti da bambino: “Ci hanno messo su una sedia, hanno messo elettrodi sulle braccia, sulle gambe e sul petto intorno ai nostri cuori e abbiamo dovuto ascoltare rumori forti e striduli”.
Secondo la radio danese, l’idea di sperimentare sui bambini vulnerabili è partita dallo psicologo americano Zarnoff A. Mednick, allora professore all’Università del Michigan.

Durante le ricerche per il reportage, Wennick è riuscito a individuare 36 dossiers presso il Centro Psichiatrico Glostrup di Hvidovre che descrivevano gli esperimenti effettuati senza scrupoli dalla CIA sui bambini.
I segreti del progetto di manipolazione mentale MKUltra sono davvero spariti nel tempo? C’è chi sostiene che la ricerca sta andando avanti e che la prossima battaglia per il controllo della mente si preannunci senza esclusione di colpi.

Uno degli strumenti per manipolare la mente è l’impiego di armi non letali, un’ampia categoria che include dispositivi per trasmettere vari tipi di energia a bersagli umani con il fine di renderli temporaneamente inabili, o di controllare o influenzare il loro comportamento. Ma questa è un’altra storia.